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mercoledì 8 gennaio 2014

Il non-proposito del 2014.

Propositi per l'anno nuovo: nessuno.

No, non ho la ridicola presunzione di pensare che vada tutto bene così... Lentamente stiamo esplorando tutti i miei difetti (di cui sono conscia e che non cerco inutilmente di camuffare), quindi non vi è ragione di supporre che io pensi di non dovermi sedere e riflettere su cosa cambiare di me e della mia vita.
Al contrario. Il mio non fare propositi è esattamente quello: un proposito.

Okay, andiamo con calma.

Alzi la mano chi ogni anno inizia con una virtuosissima lista di buoni pensieri per i 365 giorni che verranno. Bene, ora abbassate le vostre appendici.

Adesso si palesino quelli che hanno nella lista "Iniziare la dieta il 7 Gennaio!".
Alzate quelle mani, signorine: non temete, siamo tutte degli zamponi a Gennaio.

Bene, ora gradirei vedere le mani di quelle che l'8 gennaio sono ancora (o davvero) a dieta.
Abbassate subito le braccia: nessuna di noi crede che abbiate seriamente ridotto l'apporto calorico o che non abbiate azzannato il panettone avanzato giusto ieri sera. Se invece siete così disciplinate da averlo fatto, abbassate le mani lo stesso perché noi povere mortali vi detestiamo per essere riuscite dove noi abbiamo fallito.

Siate orgogliose della vostra tenacia, ma fatelo in silenzio. Non pavoneggiatevi.

Ora vorrei facessero un passetto avanti le persone che rimpinzano la loro lista ogni anno con così tanti propositi che neppure uno con la memoria eidetica riuscirebbe a ricordarli.
Accanto a questi vorrei i pigri (*fa un passo avanti*) a cui pesa così tanto il culo da non avere voglia non solo di scrivere, ma neppure di pensare ai propositi fino a Gennaio inoltrato: noi siamo il male, sappiatelo. Noi siamo i famosi peccatori di accidia. Facciamo mea culpa e torniamo al nostro posto.

D'accordo, ora abbiamo esplorato qualche categoria (sto volutamente ignorando le persone ponderate che sanno i loro limiti e che hanno disciplina): cosa succede a noi personcine dal cuore d'oro? Che a Gennaio abbiamo un sacco di arcobaleni che ci escono dal naso e pensiamo che sarà finalmente l'anno in cui cambieremo le nostre cattive abitudini.

Sbagliato. Nulla di più sbagliato.

Lo so, lo so, state pensando che dovrei parlare per me e basta.

Va bene, parlerò per me.

Io di solito, fatta - a metà Gennaio - la mia lista di buoni propositi, tempo due ore me la sono già scordata (ricordate, mi pesa troppo il culo per scriverla)... Il tempo di scofanare quel pezzettino di torrone avanzato l'Epifania e non so neanche più quali erano le mie aspettative per il nuovo anno.

(Se c'è qualche svergognato come me, si senta libero di farsi avanti.)

Quello che succede matematicamente è che, di fatto, mi manca la motivazione... I motivi per cambiare li ho, ma la motivazione, la spinta, beh... quella mi manca.
Deficito di volontà, insomma.
Sono bravissima ad analizzare ciò che devo sistemare: poi rimando a domani. E quando arriva domani, succedono un sacco di altre cose che non avevo previsto.

Dunque vado avanti, ignorando i miei progetti e affrontando giorno per giorno.

Non è una bella cosa, eh. Ve lo sto raccontando come ammissione di colpa, non in qualità di esempio da seguire.

Vorrei potervi dire che sono una donna virtuosa, ma sarebbe una stronzata.

Dopo anni di Gennaio pieni di propositi e di Frebbaio in cui quei propositi erano finiti nello scarico insieme a tante altre cose, questo anno ho deciso che non mi prenderò in giro.
Ho capito che io, a Gennaio, mi sopravvaluto. Ecco. È esattamente questo quello che faccio: penso troppo bene di me stessa.
Penso che quando avrò di fronte una torta, saprò dire di no.

Immagino che il mio portabiancheria non deborderà più; che la mia lavastoviglie non resterà piena di piatti puliti per 24 ore perché non mi va di svuotarla. Sono sicura che riuscirò ad organizzarmi in tempo per ogni scadenza; che sarò così brava da segnarmi ogni spesa e non mi dimenticherò di aprire la posta.

A Gennaio io non ho dubbi sul fatto che questa volta avrò la voglia di farmi "gnocca" (per quanto possibile) e partecipare a mille eventi mondani o che troverò il tempo per ogni persona che lo merita.
A Gennaio sono sicura che aggiornerò quella benedetta "L'imbarazzante piacere del TuttoTondo" ogni mese.

A Gennaio io so che non deluderò me stessa o gli altri. Sto finendo in terreni emozionali, sarà il caso che ce ne leviamo velocemente.

Insomma, quello che succede è che a me fare propositi non serve a nulla: non ci credo, non ci penso.
Allora questa volta ci ho pensato: ho meditato su cosa volevo fare. Perseverare e indugiare nel mio modus operandi o cambiare qualcosa?

Ho optato per il cambiamento: ammiro le persone organizzate ma - a quasi 30 anni - ho capito che io non so essere una di queste.
Quello che posso fare, però, è smetterla di rotolarmi in elenchi di cose che vorrei fare e, invece, dedicarmi a quello che devo e SOPRATTUTTO posso fare.

Quindi, a Gennaio 2014 ho deciso che il mio proposito è non fare propositi in cui non credo e che non rispetterò: mi fanno sentire una buona persona per pochi giorni e poi vanno nel dimenticatoio.

Questa volta il proposito è di non prendere per il culo me stessa: posso solo essere il meglio di me, non una persona diversa.

Sbaglierò, mi incazzerò, imparerò qualcosa, mi incazzerò di nuovo (io mi incazzo in continuazione), dimenticherò un sacco di cose da fare (quindi mi incazzerò), farò qualcosa bene e molte altre cose male... Riuscirò a finire qualche progetto e gli altri mille resteranno insoluti, come ogni anno. Ma avrò fatto quello che posso fare io. Concretamente io. Fisicamente io.

Io, quella reale, non quella che mi aspetto.

Pensate che il mio sia l'atteggiamento di una smidollata che non si pone alti obiettivi per cui spingersi oltre il limite? C'è tutta una branca della psicologia che si occupa di cose simili... Magari un giorno ne parlermo. O magari no. Non faccio propositi che poi non rispetterò.

Non fare propositi non è un consiglio, non è il mio suggerimento per nessuno: è quello che oggi ho scelto per me.
Forse così, arrivata a Dicembre 2014 non penserò che starà finendo un anno di merda: penserò che starà finendo un anno come tanti altri ma il primo in cui non ho iniziato Gennaio con una bugia.

Farò progetti, non fraintendetemi. Senza una direzione chiunque si perde. Però, questo giro, questo anno, sarà a misura di me... e quando mi incazzerò perché non sono ancora riuscita a aggiornare TuttoTondo o perché mi mancano le calze pulite, almeno saprò che posso fare meglio di così. Perché dalla mia immagine di me reale posso migliorare, senza bugie.... e senza perdere di vista l'obiettivo: vivere. Vivere bene per me. Non vivere perfettamente.

Solo vivere la mia vita. E già quello, signori, per molti è un gran lusso. ;)




2 commenti:

  1. Perfettamente d'accordo!
    Ed è proprio vero che ci si perde e non si fa niente, avendo come riferimento l'io che ci si aspetta; dovremmo, io anche soprattutto, pensare e fare avendo presente l'io reale! Solamente così si vive, vive veramente, appieno, in prima persona :)
    E' che spesso ce lo dimentichiamo, ci servirebbe un post-it che ce lo ricordi in continuazione...
    (Comunque per quanto riguarda i buoni propositi, io quest'anno non ci ho pensato proprio, perchè vanno sempre a finire velocemente nel dimenticatoio... quindi troppa fatica solo pensarci dato che poi non servono a nulla).
    Rox

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  2. Hai assolutamente centrato il punto, Rox!
    Sono felice di sapere che non navigo da sola nel mare del non-proposito e non posso che dichiararmi d'accordo con te: Lo scopo dei nostri anni è vivere al meglio che possiamo, non certo puntare a qualcosa di irreale ;)
    Propabilmente noi due tendermmo a far finta di non vedere pure il post-it, LOL.
    Grazie mille per aver letto e grazie di cuore per aver lasciato un commento!

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