Ora vi racconterò cosa mi frullò nella testa la mattina del 17 Dicembre quando, ben determinata a tornare a TuttoTondo, mi decisi ad aggiornare la mia Pagina Autore su Efp:
"Ho imbastito e segnato le scene dei prossimi 3 (o 4, non ricordo, ma non ho voglia di andare a controllare) capitoli: ora mi metto qui e - tempo due giorni - sono pronta ad aggiornare."
Già, così io pensavo: poi è successo che ho avuto gli ultimi due giorni di lezione... e quindi non ho scritto.
Voi direte: però hai pubblicato qualcosa! Già, una brevissima OS di Natale sulla famiglia.
Mai scritto qualcosa a tema Natalizio prima. Mai scritto qualcosa sulla famiglia. Soprattutto, mai scritto angst o qualcosa che non fosse comico/commendia!
Tutto è nato da un link che ho visto su FB: papà e figlia dopo la morte della mamma. Cominciate a versare fiumi di lacrime con me. Non so se stavo ovulando, ma ero disperata.
Il mio morente comupiter sputava dalla casse Katy Perry con "Unconditionally" e - pancia piena e (probabilmente) ovulazione in corso - mi sono trovata a scrivere. Di nuovo. Dopo un sacco di mesi di blocco.
La storia la trovate qui: Un Ultimo Natale
Allora: io non so come faccia la gente a scrivere cose drammatiche, a pensarle, a produrre libri interi. Non mi chiedo tanto come faccia ad immaginare racconti di dolore: io sono una che fa scene pazzesche, sono bravissima ad immaginare scenari apocalittici!
No, io mi domando come facciano a sopravvivere mentre scrivono: IO, amici, singhiozzavo come la vera demente che sono... Con tanto di fazzolettino alla mano e Mascara strisciante sulla guancia.
Non sto scherzando.
Ogni tanto mi soffiavo il naso, guardavo il mio cane e le chiedevo: "Ma perché lo sto facendo?"
C'è da dire che la musica creava l'atmosfera giusta:
Unconditionally
"I'll take your bad days with your good
Walk through this storm I would
I'd do it all because I love you, I love you
Unconditional, unconditionally
I will love you unconditionally
There is no fear now
Let go and just be free
I will love you unconditionally"
Ecco, io mentre scrivevo/singhiozzavo/starnazzavo 'sta cosa.
Ma perché vi sto raccontando tutto questo? Onestamente, me lo sono dimenticata... Ma la cosa non dovrebbe stupirvi. Io dimentico tutto.
Fatto sta che, senza pensarci troppo, alla fine l'ho postata: la mia prima angst. Probabilmente anche l'ultima. Me la cavo meglio con le risate, io.
Quando ho visto che una donna dolcissima l'aveva anche recensita sul suo blog (SoleKikka) mi sono commossa: lo dico senza vergogna. Io mi commuovo quando succedono queste cose. Mi commuovo anche quando condividete i miei post qui o RT i miei tweet. Sì, sono una frignona: fatemene una colpa!
Comunque, torniamo ai fatti: tutto 'sto casino per parlare di cosa?
Ah, sì, ora ricordo! I progetti di scrittura che avevo per Natale!
D'accordo, nella mia testa io avevo in progetto:
1) L'aggiornamento di TuttoTondo
2) Una OS seguito di "Data di scadenza"
3) Una mini long di 3 capitoli... Possibilmente Natalizia.
Ora, la domanda sorge spontanea: anche voi fate come me? Anche voi progettate 12 storie e similia e pensate - anzi, siete certe - che con le vacanze avrete tempo di scriverle e poi non sapete da quale iniziare? Quindi non ne scrivete neanche una?
Io le poche ore che ho trascorso a casa le ho passate aprendo i 3 documenti di googledocs e zompando da uno all'altro, ripentendo "Qusto, no questo. No, no, questo."
All'infinito.
Poi ho scoperto il meraviglioso Bolg di Please Another Book e la entusiasmante iniziativa del Read Along: mi sono unita a loro nella lettura di Tangled (amo!!!) e sono finita col perdere completamente il focus dalla scrittura. Eh, lo so, le scribacchine brave queste cose non le fanno.
Tirate le vostre somme.
Io ho fallito su ogni fronte: sono abbozzate tutte e tre, ma non ne ho pronta neanche mezza. E questa cosa mi indispone moltissimo: sono una scribacchina senza tante pretese, ma odio non rispettare i patti con me stessa.
Ammetto di essermi fermata a fare la valigia per la partenza per Capodanno e di aver parzialmente perso il senso di questo post.
Però una domanda ce l'ho; è per chiunque scriva.
A me non era mai successo, eppure con l'avvicinarsi del Natale, mi sono trovata ad ambientare (nella mia testa) ogni cosa in questo periodo: quanto influisce l'atmosfera di questi giorni sulla vostra ispirazione? So che i racconti Natalizi sono un must a dicembre: quanto voglia ha chi legge di trovare storie simili? E chi scrive, quanto si sente in tema quando apre un documento word?
Ecco, sono finita per l'ennisima volta a scrivere un post inutile e inconcludente; ora il tempo stringe e io devo partire, quindi non so dare una forma reale a queste parole messe in fila senza senso.
Cercherò di concludere l'anno - sia il mio che quello del blog - ringraziando per le cose virtuali belle di questo Dicembre:
1) L'essere riuscita a tornare in contatto con la me virtuale e con le splendide persone che ho incontrato tramite Efp
2) L'aver trovato il modo di sbloccarmi almeno un po' e aver prodotto "Un ultimo Natale"
3) La scoperta del RA e del blog pieno di consigli di Anncleire
4) Le ragazze che ho conosciuto (e ritrovato) con la lettura di Tangled
5) Essere tornata in sintonia con Med e Alex (anche se con fatica)
6) L'aver capito che avere quasi trent'anni non mi pesa poi troppo
7) I sette chili che ho sicuramente messo su durante i pranzi e le cene di questi giorni
Vi auguro un serenissimo 2014: a chi scrive, di trovare ogni giorno la gioia e la voglia di produrre qualcosa; a chi legge di scoprire tantissime storie splendide in cui perdervi; a tutti di emozionarsi almeno un po' ogni settimana!
Vado a gelarmi le chiappe tra i monti!
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