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lunedì 30 dicembre 2013

La Data di scadenza della vagina: quando dai 25 rischi la lettera scarlatta tra le tette

Sì, avevo detto che avrei parlato o di TuttoTondo o dei miei trent'anni e si penserà che non sto affrontando nessuno dei due argomenti: errore. Di Med e Alex parliamo in altra sede.
Ora parliamo di come, passati i 25, si nuoti inconsapevolmento verso una scadenza sociale (anche fisiologica, vista la menopausa) della vagina.

Nel luglio del 2012 mi sono trovata a produrre forse l'unica cosa che davvero mi piaccia tra le cose che ho buttato su pagina Word: una OS intitolata "Data di scadenza".
Di cosa parlava? È un brevissimo racconto del genere commedia in cui due amiche con qualche anno di differenza si trovano a discutere sullo stress causato dalla pressione sociale: essere professionalmente "arrivate" (che non saprò mai cosa voglia dire), trovare un compagno (questo, in realtà, è un desiderio che abbiamo tutte, più che una pressione sociale), riprodursi. Ed è così che nasce la consapevolezza che col passare degli anni anche la "bagigia" perde colpi...
Si veda di seguito per il link alla suddetta OS... Oppuri la si salti in tronco (però è abbastanza necessaria per comprendere il mio delirio)... ci si vede più sotto!

Data di scadenza

Ora, penserete voi, io mi trovo a pensare come Monica - essendo vicinissima allo scoccare del trenta. Pensate benissimo. Ma, soprattutto, lo pensa anche mia madre, e quando tua madre comincia a farti notare che gli ovuli si fanno più lenti, ostili e meno numerosi, sai che sei nella merda.

Quando poi tuo padre annuisce, senti che le tue ovaie si ripiegano su se stesse per estrema umiliazione.
Cosa fare, dunque? Ah, non lo so. Mi sono trovata chiusa in macchina a scoprire che mia madre ha intrapreso la crociata "qualcuno trovi un marito a quella zitella di mia figlia"... E soffrivo anche il mal d'auto.
Succede, però, che non si viva poi così male da sole e non sia tanto l'idea di essere vecchie zitelle il vero problema; le questioni più spinose sono due:

1) l'ha già affrontata Monica: senza maschio, non puoi diventare mamma... e dai trenta (a volte anche molto prima) cominci ad avere giorni alterni in cui culli il tuo barboncino tredicenne come un neonato. Non credo di dover spiegare perché.
2) La più fastidiosa: i grandi avvenimenti. Feste, cene, gite fuori porta... Vacanze estive, Capodanno. Tu sei SEMPRE il numero dispari. Quello è morificante, molto più del conto degli anni.

Superati i venticinque cominciano a guardarti male se sei single, la vecchia generazione infierisce con "Alla tua età io avevo già due figli" e l'ASL ti manda la lettera per il pap-test.
Arrivata ai trenta iniziano a chiamarti signora e i ragazzini pensano che tu sia vecchia come la loro zia (che, quasi sicuramente, sta ammuffendo in un appartamento da single e che nasconde - come te - una passione per la scrittura/lettura online, fangirla per i telefilm e si è fatta almeno un giro su chatroulette).
Quindi, se a trent'anni la vagina si avvicina alla scadenza, come dobbiamo fare noi? Cosa fai quando a te tocca il letto singolo? Come risolvi la questione del "indicatemi la via per il pene a me destinato"? Il pene, eh... non le pene: quelle ce le troviamo da sole!

Non per essere femminista indipendente a tutti i costi, però io da sola vivo bene: il mio cane non protesta per i film che scelgo di vedere, posso decidere cosa cucinare alle 9:10 di sera, non mi devo preoccupare di dove lascio il rasoio e dormo prepotentemente al centro del mio letto king-size.
La domanda però resta: ho davvero paura che la data di scadenza si stia avvicinando? 'Sto benedetto compagno lo voglio o no?
Sono due domande che mi frullano in testa da quando mia madre mi ha regalato un pigiama antisesso, commentando che "quello sexy me lo regalerà quando non sarò più single".
Io lo sto cercando questo fanciullo o lo sto attendendo? O non ne sento abbastanza bisogno da sbattermi in eccessivo flirt quelle due volte all'anno in cui mi presentano qualcuno? Oppure, peggio ancora, sono troppo schizzinosa? In fondo non sono una Autopa Astrale, non posso certo aspettarmi che Ryan Gosling mi tampini come se fossi acqua nel deserto.

Però, ancora più spesso mi chiedo: ma la Data di Scadenza la sento solo io? Solo a me sta sulle balle quando ai matrimoni siamo solo in tre a combatterci il bouquet (e io, alle spalle della sposa, ci vado solo perché mi ci spintona mia madre) e - per di più - io non sono mai quella a cui finisce in mano?

Insomma, ve lo chiedete anche voi se la singletudine vi pesa nel cuore o vi pesa perché è socialmente atteso che a quasi trent'anni abbiate un fidanzato?

In attesa di capire quando la mia giavina scadrà, attendo riscontro dalla popolazione che si rispecchia in questo post!

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